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Roma: Luoghi e Monumenti

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Roma antica

Monte dei Cocci

Il Mons Testaceus che nell'antica Roma fu la discarica per le anfore e olle con cui arrivavano nell'Urbe i prodotti alimentari dalle provincie dell'impero, oggi per gli archeologi è la fonte più importante di informazioni sulla produzione e commercio dell'olio, del vino e di molti altri prodotti alimentari così come sulle figlinae in cui venivano prodotti i contenitori per poterli trasportare ...

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Tevere e torrenti arcaici

Cicerone nel suo De Natura Deorum (III, 52) descrivendo alcuni dei riti dell'arte divinatoria cita In augurum precatione Tiberinum, Spinonum, Almonum,Nodinum, alia propinquorum fluminum nomina videmus, accomunando alcuni dei corsi d'acqua che bagnavano Roma in età arcaica, alcuni dei quali già non più visibili alla fine del I secolo a.C. e che gli archeologi per lungo tempo seguendo le indicazioni letterarie hanno cercato di identificare ...

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Il Tempio di Venere e Roma

Nella prima metà II secolo d.C. l'imperatore Adriano decise di edificare un grande tempio che sfruttando la sopraelevazione della Velia dominasse da una parte la via Triumphalis e la valle dell'Anfiteatro Flavio e dall'altra parte, guardando verso il Foro repubblicano, facesse eco al Tempio di Giove Ottimo Massimo sul Capitolium ...

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Porto di Claudio ad Ostia

Fino al terzo decennio del I secolo d.C. l'approvvigionamento di merci di ogni tipo a Roma era assicurato tramite il grande scalo marittimo di Puteoli in Campania e il porto Fluviale di Ostia nel quale arrivavano le navi onerarie che trasportavano le merci più preziose destinate all'aristocrazia romana ma anche i rifornimenti alimentari per tutti gli abitanti dell'Urbe ...

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Stadio di Domiziano

Durante la sua visita a Roma nel 357 d.C., uno dei monumenti più ammirati da Costanzo II fu lo Stadium che si trovava in Campus Martis, quello stesso che Svetonio ricordava come voluto da Domiziano: Excitavit templum Flaviae gentis et stadium et Odeum. Erano passati più di due secoli ed ancora all'interno del Circus Alexandrinus, come era chiamato lo stadium voluto da Domiziano dopo che Alessandro Severo lo aveva fatto restaurare nel III secolo d.C., si svolgevano le gare di lotta, corsa, pugilato, mentre le gare di poesia da tempo si svolgevano nell'Atheneum che era stato voluto da Adriano ...

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Colosseo

Dopo aver celebrato il trionfo per la vittoria nella guerra contro la Giudea, Vespasiano decise di dare al popolo di Roma un luogo dove poter celebrare i Ludi ed, al contempo, di dare un segnale di cambiamento rispetto alla politica della precedente dinastia julio-claudia il cui ultimo rappresentante aveva avuto comportamenti esecrabili verso il Senato e si era macchiato di colpe tremende agli occhi del popolo di Roma ...

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Circo Massimo

Per onorare gli dei era stato Romolo ad organizzare per primo delle corse di cavalli; sicuramente ci furono delle corse per i Consualia, festa del Dio Conso a cui il re romano invitò i popoli vicini, i Caeninensi, i Veienti, i Fidenati, gli Antemnati ed anche i Sabini. La festa ebbe il suo epilogo nel Ratto delle Sabine che avvenne proprio nella Valle Murcia dove si erano svolte le corse dei carri la cui origine mitica risaliva alla competizione tra Enomao e Pelope ...

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Foro Traiano

Nel V secolo fu redatta una Enumeratio fabricorum urbis Romae che conteneva l'elenco di quelle che, secondo il suo autore Polemio Silvio, erano le sette meraviglie di Roma. Tra queste meraviglie che comprendevano il Colosseo ma anche le Terme di Caracalla, l'odeum di Domiziano in Campo Marzio, le cloache, gli acquedotti, inaspettato il colle Janiculum da cui si poteva ammirare tutta Roma, infine vi era anche il Foro Traiano che evidentemente in quel tempo era ancora pressochè integro ...

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Tempio di Marte Ultore

Così come aveva fatto suo padre, Augusto volle costruire un Foro per dare ai romani un nuovo spazio in cui si potesse svolgere la vita pubblica e scelse uno dei pochi spazi rimasti vicino a dove si trovavano molti degli edifici simbolici di Roma, quello contiguo al Foro del padre adottivo Cesare e stretto tra la Via Sacra infima e la Suburra. Se Cesare aveva posto al centro del suo foro un Tempio in onore di Venere, genitrice della sua gens, che l'aveva protetto e guidato nella sua scalata al potere, Ottaviano a cui l'onore di essere il primus era arrivato come eredità non poteva che costruire un tempio per Marte il dio che gli aveva concesso di potere vendicare la morte del padre assassinato dagli oppositori. Alla vigilia della battaglia di Filippi nel 42 a.C. egli votò al dio la costruzione di un tempio per ringraziarlo del favore che gli avrebbe accordato nel perseguire la sua giusta vendetta ...

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Colonna Traiana

La prima colonna coclide sembra sia stata proprio quella eretta nel Foro di Traiano per celebrare la grande vittoria ottenuta dall'esercito guidato dall'imperatore nella campagna dacica. Gli storici anora discutono perchè sia stata detta “coclide”; secondo gli uni a causa della fascia istoriata che girava attorno al fusto, secondo gli altri per via della scala a chiocciola che girava internamente e l'etimologia della parola – dal greco KOCHLIAS = chiocciola – che rimanda alla scala interna sembra dar ragione proprio a questi utimi ...

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Circo Massenzio

Quando nel 306 Massenzio fu acclamato imperatore pensò di riportare a Roma la capitale dell'Impero e pur dichiarando di voler vivere nel sacrum cubiculum, la residenza imperiale del tempo di Augusto, sul Palatino decise di farsi costruire un nuovo palazzo imperiale. Il neo imperatore, acclamato Augusto dalla plebe e non dal Senato, nel suo programma di renovatio imperii decise di trasformare una proprietà del demanio imperiale nella sua esclusiva residenza, scelse il Pago Triopio, la sontuosa dimora che Erode Attico aveva realizzato trasformando la villa rustica che si trovava nel grande heredium di sua moglie Annia Regilla ...

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Oratorio dei Quaranta Martiri

Quando Christian Huelsen nel 1905 diede al mondo la sua descrizione del Foro Romano così descrisse l'edificio che si trovava nei pressi della Fonte di Giuturna: La parete di fondo dell' edicola di Giuturna s' appoggia ad una sala con abside di buona opera laterizia, situata esattamente nell' asse della Nova Via. A che servisse da principio è ignoto; nell' età cristiana fu trasformata in un oratorio dedicato ai Quaranta martiri. ...

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Aventino, colle strategico

L’Aventino è un massiccio tufaceo che raggiunge i 40-45 metri s.l.m. Il lato occidentale si presenta come una fascia di terreno lunga e stretta a strapiombo sul Tevere mentre il versante meridionale, opposto al fiume, è caratterizzato da pareti scoscese e ripide. Aveva una orografia simile a quello del Campidoglio con due cime di cui la più elevata detta arx si trovava a sud-ovest ed era ricoperto da boschi e silvae ...

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Arco di Tiberio

La carriera militare di Tiberio fu brillante, era un comandante pragmatico e i risultati che riuscì a conseguire portarono a Roma molto più, in uomini e denari, delle risorse impegnate per raggiungerli, eppure il Senato di Roma pur riconoscendogli anche dei trionfi, come quello del 12 d.C. per le campagne vittoriose in Pannonia e Dalmazia, non ritenne di decretare la costruzione di un arco in suo onore ...

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Domus Aurea

Dopo l’incendio del 64 d.C., Nerone volle costruire il palazzo più bello che ci fosse mai stato a Roma e che sarebbe stato un posto delle meraviglie. Voleva che tutto fosse stupefacente a cominciare dalle dimensioni e nel suo nuovo piano regolatore per Roma individuò un’area di circa 220 ettari per la sua nuova residenza ...

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Lacus Curtius

Quasi al centro del Foro, nei pressi delle basi delle colonne onorarie, si trova un’area rettangolare dove nel 1903, a seguito di lavori di scavo per recuperare le quote di calpestio del Foro Romano, fu portato alla luce un avvallamento di forma trapezoidale che si presentava lastricato con blocchi di tufo al cui centro vi era un pozzo e circondato da lastre di travertino ...

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Mosaici labirintici delle domus di Roma

Il labirinto per antonomasia è quello che nel mito era abitato dal Minotauro: il labirinto di Cnosso. L'etimologia fornisce qualche indicazione; scontata l'adozione latina della parola greca labýrinthos, con cui si indicava proprio la costruzione che si trovava nell'isola di Creta, l'origine sembra di età arcaica derivando dal lidio labrys che significa bipenne. Il labrys è l'ascia a due lame simbolo del potere del re di Cnosso ...

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L'Auditorium di Mecenate

Nel 1874 durante i lavori per la realizzazione di Via Merulana, direttrice viaria del nuovo quartiere Esquilino deciso dal piano regolatore del 1873, ci fu un importante ritrovamento lungo le pendici sul lato ovest del colle che al tempo di Roma imperiale ospitava alcune delle più belle ville suburbane note anche come Horti Lamiani, Horti Liciniani e Horti di Mecenate ...

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Portico di Ottavia

La strategia politica di Ottaviano impose ai suoi parenti ed a coloro che avevano ottenuto privilegi e favori dal suo successo di rendere partecipe della loro fortuna tutti i cittadini di Roma realizzando opere che potessero essere godute da tutti e per essere di esempio lui per primo finanziò la realizzazione di molte opere tra cui quello che ancora oggi è un sito famoso di Roma: il Teatro Marcello. Nei pressi del teatro, appena superati i due templi di età repubblicana dedicati a Bellona e ad Apollo Medico, poi conosciuto come di Apollo Sosiano, si trovava una costruzione conosciuta come Porticus Metelli, edificata nel 146 a.C da Quinto Cecilio Metello Macedonico che così impiegò parte del grandioso bottino che aveva conquistato con la vittoria sul regno di Macedonia ...

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Lapis Niger

Nella valle tra il Palatino ed il Campidoglio considerata il cuore di Roma, tra le testimonianze archeologiche dell'età arcaica nel dicembre del 1899 avvenne il ritrovamento di un'area quadrata di 12 piedi romani (circa mq 3,5) coperta da un lastricato di pietra nera; la scoperta risvegliò l'interesse di tutti gli archeologi del tempo e ben presto si aprì un acceso dibattito su quale fosse il significato e cosa indicasse quella pietra nera ...

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Circo Flaminio

Nel 221 a.C. il censore Caius Flaminius Nepos costruì nei terreni di proprietà della sua famiglia uno dei monumenti più importanti di Roma, un circo che doveva avere forma stabile e dove si potessero tenere i ludi per il popolo. La costruzione richiese meno di un anno perché in realtà si dovette preparare la platea mentre la struttura prevedeva solo delle gradinate in legno per magistrati e sacerdoti mentre tutti gli altri spettatori assistevano in piede allo spettacolo ...

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Porticus Aemilia

Nel 193 a.C. gli edili curili Marco Emilio Lepido e Lucio Emilio Paolo per le accresciute necessità della città di Roma decisero di dotare l' Emporium (porto) di una nuova costruzione dove le merci che arrivavano in città con le imbarcazioni che risalivano o scendevano il Tevere e venivano sbarcate presso la Ripa Marmorata potessero essere immagazzinate in attesa di essere rivendute; l’edificio era il più grande fino ad allora costruito e misurava 487 di lunghezza e 60 metri di larghezza. Era composto da una lunga banchina e da un retrostante edificio per lo stoccaggio delle merci. Il grande edificio come d'uso ebbe il nome dei magistrati che ne avevano deciso la costruzione, venne così denominato Porticus Aemilia ...

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Curia Julia

Sin dall'età arcaica si usava il termine curia per indicare il luogo dove avvenivano le riunioni, significato a cui rimandano le due più accreditate analisi etimologiche del termine; la prima riconosce una radice etrusca ku-sku che indica casa dove si riuniscono i capi di una comunità (Cute), mentre la seconda dal latino arcaico co-viria indica riunione di uomini forti, di guerrieri. La radice etrusca KU d'altra parte fornisce anche una possibilità interpretativa se collegata al greco kuros, forza, da cui Kurios, potente signore, guerriero , che ripropone l'idea di assemblea di guerrieri e Curites → Quiriti sono i componenti dell'assemblea. L'una e l'altra origine del nome sembrano comunque accettabili considerando la struttura sociale e politica della Roma arcaica ...

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Tempio di Vesta

Al culto della Dea protettrice del fuoco domestico fu dedicato sin dai tempi arcaici un tempio posto su lato sud-est del Foro Romano. Al suo interno era custodito il fuoco sacro, affidato alla cura di sei vestali che dovevano vegliarlo affinché non si spegnesse mai ...

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Pantheon Agrippa Fecit

Nel 33 a.C. Marco Vipsanio Agrippa fu nominato edile e dopo aver costruito le terme in Campo Marzio, volle realizzare anche una aedes per la celebrazione del culto della gens Julia. Il sito che scelse aveva una valenza simbolica speciale: secondo la tradizione era il luogo dove Romolo, il fondatore di Roma, mentre passava in rassegna l'esercito fu preso da un’aquila e portato in cielo tra gli dei ...

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Mausoleo di Augusto

Quando Ottaviano ritornò vittorioso a Roma nel 28 a.C. diede avvio al programma di propaganda che doveva rendere lui ed i suoi successori i tutori di una nuova Roma più potente, più bella, più grande. Molti furono i cambiamenti che volle portare nella struttura amministrativa dello stato, molti i valori che gli parvero irrinunciabili perché la cultura romana avesse solide basi ed ancora molte le opere architettoniche che dovevano essere testimonianza delle “RES GESTAE” per Roma. L’espressione della grandezza di Roma doveva comunque essere sentita dal popolo di Roma e di tutti i territori che governava, come supremazia della gens Julio-Claudia e quindi decise di costruire un grande monumento che doveva essere a loro perenne memoria e gloria ...

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Il teatro di Pompeo

Pompeo con i proventi del bottino riportato dopo la vittoriosa campagna contro i Parti realizzò il più grande Teatro di Roma, i posti a sedere erano 14.000; neanche i teatri costruiti dopo, quello di Balbo e quello di Marcello, sarebbero stati così grandi. L’area dove fu realizzato era una parte dei suoi horti in Campus Martii, quella posta nei pressi dei Navalia ...

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La Basilica Emilia

La Basilica Aemilia è la sola basilica civile dell’età repubblicana che sebbene distrutta più volte ritroviamo ancora nel Foro Romano di cui delimita uno dei lati lunghi fronteggiando la Basilica Giulia. La basilica fu fatta costruire dai censori del 179 a.C. Marco Fulvio Nobiliore e Marco Emilio Lepido per dare ai cives romani un luogo sufficientemente grande dove poter svolgere i loro affari al coperto, infatti nell'Urbe già c'era già la Basilica Porcia, tra la Curia e le Scale Gemoniae, ma era diventata insufficiente ...

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Tempio di Minerva Medica

Fino a tutto il XVIII secolo la grande sala decagona con la cupola di ben 25 metri di diametro che svetta tra Porta Esquilina e Porta Maggiore ha avuto molte e forse troppe fantasiose denominazioni, da Tempio di Gaio e Lucio Cesare a Tempio di Ercole Callaico, a Tempio di Minerva Medica. Il tempio fino al XVIII secolo veniva indicato con il toponimo popolare di “Le Galluzze” , denominazione che è corruzione di Callaico e quindi connesso alla presenza nelle vicinanze proprio di un tempio dedicato ad Ercole e di cui non sono stati trovati finora riscontri archeologici ...

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Lautomiae del Campidoglio

Nel 1896 durante dei lavori di sistemazione del versante occidentale del Campidoglio in vista della costruzione di un nuovo edificio destinato agli uffici amministrativi della città, “fu messa allo scoperto una vetusta platea capitolina, costituita di massi di cappellaccio” - che si sarebbe poi appurato essere parte delle sostruzioni del Tempio di Giove Ottimo Massimo – ma fu anche trovata “una bocca” che apparteneva ad uno dei pozzi delle cave di tufo utilizzate sin dall'età del bronzo per cavare materiale lapideo ...

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Le basi onorarie del Foro Romano

Nel Foro Romano sin dall’età arcaica furono eretti edifici e monumenti, tanto che già nel I secolo a.C. per potervi costruire qualcosa si doveva demolire dell’altro. Spesso terremoti od incendi distruggendo quanto esisteva consentivano di riedificare ed abbellire il centro della città, ma quando gli imperatori spostarono la loro residenza verso oriente non furono più interessati a restauri o nuove costruzioni ...

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Monumento di Eurysace

Nel 30 a.C. Marco Virgilio Eurysace, panarium nella Roma di Ottaviano ottenne di poter costruire il monumento funebre per sé e per sua moglie Antistia nella zona orientale del Colle Esquilino chiamata ad Spem Veterem, indicazione che sottolineava la presenza di un tempio dedicato nel 477 a.C alla Dea Speranza. Come tutti i monumenti funerari era fuori delle mura serviane e del Pomerio, lungo la via che conduceva all'antica Praeneste e dove si trovavano già molte altre tombe e monumenti funerari ...

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Tabularium

Nel 78 a.C. nell'ampio spazio che si apriva tra le due sommità del colle capitolino, il Capitolium e l'Arx, in quella parte della sella in cui Romolo aveva posto l'Asylum, molto vicino a dove sin dai tempi arcaici era posto l'Auguraculum usato dagli auguri per esaminare il volo degli uccelli, Quinto Lutazio Catulo provvide al collaudo dell'edificio che fu costruito per essere l'archivio dei documenti dello stato, soprattutto le tabulae di bronzo sulle quali erano impresse le leggi della repubblica ...

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Tempio della Fortuna Virile

Nel IV secolo a.C. dove in età arcaica era il guado naturale del Tevere, si trovava il Porto Tiberino a cui affluivano le merci che venivano vendute nel Foro Olitorio, la prima zona mercantile di Roma. L'area nel corso dei secoli è stata più volte sconvolta da grandi cambiamenti per cui appare quanto mai miracoloso che proprio qui sia possibile trovare due dei monumenti meglio conservati dell'età repubblicana di Roma. Sono due templi che per tanti secoli sono stati identificati in modo errato, uno è il tempio rotondo creduto per la sua forma dedicato a Vesta e l'altro è il tempio dorico conosciuto come Tempio della Fortuna Virile. Entrambi i templi si sono salvati perché come altri monumenti dell'antica Roma furono trasformati in luoghi di culto cristiano ...

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Athenaeum di Adriano

Quando ritornò dal suo lungo viaggio in Asia Minore nel 135 d.C., Adriano volle istituire un Atheneum sul modello degli auditoria che esistevano in diverse città dell'Impero. La costruzione di un edificio che avesse la funzione di permettere agli intellettuali di esprimere le loro idee o semplicemente di rendere noti i loro componimenti è la testimonianza dell'amore che l'imperatore aveva verso l'oratoria ma che anche dell'importanza che le attribuiva come strumento di dominio ...

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Sepolcro degli Scipioni

Nel 1780 entro le Mura Aureliane, nei pressi della Porta San Sebastiano,fu riscoperta una tomba scavata nel Tufo e che le iscrizioni ritrovate fecero subito identificare come quella degli Scipioni, famiglia della gens Cornelia che ebbe il culmine del suo potere tra il III e II secolo a.C, ma che ancora in età imperiale ebbe personaggi di rilievo ...

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Terme di Elagabalo

Nella Historia Augusta si racconta che l'Imperatore Elagabalo fece costruire nei pressi del grande tempio che dedicò al Dio Sole un lavacrum publicum così quando nel secolo scorso durante scavi archeologici nelle sostruzioni a sud del Palatino si ritrovarono le vestigia di un balneum venne denominato Terme di Elagabalo anche se in realtà quell'edificio era successivo di quasi due secoli al regno di Antonino Bassiano ...

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Tempio di Apollo Sosiano

Nel 433 a.C. una terribile pestilenza colpì Roma; il Senato ed il popolo di Roma tentarono ogni cosa per placare gli Dei ma il flagello sembrava inarrestabile almeno fino a quando il Senato votò la costruzione di un Tempio da dedicare ad Apollo nella sua veste di Medicus, cioè di divinità che allontana le malattie ...

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Tempio di Vespasiano e Tito

Quando Vespasiano morì nel 79 d.C., suo figlio Tito molto pragmatico e dotato di lungimiranza politica volle rendere chiaro al popolo di Roma che una nuova dinastia aveva nelle sue mani il destino di Roma. Titò emulò Ottaviano; come il princeps aveva voluto costruire un tempio dove i romani potevano onorare Giulio Cesare l'iniziatore della dinastia, così lui volle edificare un tempio al fondatore della dinastia Flavia, suo padre. Il Senato aveva decretato la natura divina di Vespasiano con il senato consultus e nel 79 d.C. Tito iniziò la costruzione del tempio dedicato al Divo Vespasiano ...

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Ludus Dacicus

Nelle campagne militari condotte da Roma a partire dal I sec. a.C.. per la salvaguardia del confini nord-orientali le legioni romane si confrontarono con i Daci, nome con il quale si indicavano le popolazioni stanziate a nord del basso e medio corso del Danubio che in realtà avevano assorbito l'antica popolazione dei Geti e assimilato anche gli Iazigi, i Buri. i Sarmati e per ultimi i Bastarni, una popolazione quindi mista con origini celtiche, germaniche e sarmate ...

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Tesori della villa di Ulpiano

Gneo Domizio Ulpiano fu il giureconsulto a cui toccò di riordinare il caos normativo che si era instaurato a Roma dopo il breve e inconsulto regno di Elagabalo. In questo campo fu il mentore del successore Alessandro Severo e ridefinì molte norme del diritto amministrativo e civile tutelando in modo deciso le prerogative del Senato che gli fu molto grato e lo nominò prima prefetto dell’Annona e poi Prefetto del Pretorio. Questi successi gli portarono molti nemici ma anche molta ricchezza e con le sue notevoli disponibilità Ulpiano si fece costruire una bellissima villa sul mare a nord di Roma vicino al porto di Punicus, ove oggi sorge la cittadina di Santa Marinella ...

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Via Flaminia

L’importanza che i romani hanno assegnato alle vie nasce probabilmente dall’essere stato un popolo nato dall'unione di genti diverse, di aver costruito la loro città nel posto da cui passavano i traffici degli uomini; mai nessun popolo come loro ha costruito strade senza farsi fermare dagli ostacoli naturali, costruendo ponti sui fiumi e per unire i burroni, scavando gallerie per superare i monti e tagliando le rocce. Una strada in particolare richiese ai romani di mettere in pratica tutte le loro conoscenze per essere costruita: la via Flaminia. Fu la prima strada romana a dirigersi verso Nord, con le sue oltre 200 miglia romane attraversava tutto il territorio dell’attuale Umbria per raggiungere a Fanum Fortunae (Fano) e a Ariminium (Rimini)sul mare Adriatico ...

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Tempio del Divo Claudio

Il Tempio che Agrippina fece costruire per l'imperatore Claudio, divinizzato dopo la morte, può essere considerato uno dei monumenti più misteriosi dell’antica Roma; ancora nel XVIII secolo gli studiosi non erano riusciti a capire bene quale fosse la sua posizione sul Celio e fu identificato in altri edifici ritenendo ad esempio che sulle sue rovine fosse stata edificata la Chiesa di Santo Stefano Rotondo ...

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Horrea Agrippiana

Il Vicus Tuscus, dove si erano insediati le popolazioni provenienti dalla Tuscia in prevalenza di origine etrusca, era la strada che metteva in comunicazione ...

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Hortis Servilianis

Il primo a costruire un hortus fu Lucullo: era bellissimo e dalle colline scendeva verso il Campo Marzio. Tutte le famiglie importanti avevano li loro hortus ...

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Ludus Matutinus

Nei pressi del Colosseo, l'imperatore Domiziano fece costruire i Ludus Gladiatores. Il termine ludus viene usato nella lingua latina per indicare ...

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Sacellum Cloacinae

Secondo la tradizione, i romani ed i sabini dopo la battaglia del Lacus Curtius decisero di unire i due popoli e, deposte le armi, si purificarono con ramoscelli di mirto; nel luogo dove i due eserciti celebrarono il rito di purificazione fu eretto poi un piccolo altare dedicato a Venere, la dea protettrice di Roma, che qui prese l’appellativo di Cloacina; l’etimologia della parola è connessa al verbo cluere che significa purificare ...

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Teatro Marcello

Il teatro Marcello è forse il più antico teatro di cui è visibile l'architettura. La sua costruzione fu iniziata da Cesare ma terminata da Augusto nell’11 a.C. ...

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Tempio degli Dei Consenti

Il Porticus Deorum Consentium era un santuario la cui costruzione sembra risalisse al IV-III secolo a.C. ed era il luogo dove avveniva un rito ...

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Tempio di Giove Ottimo Massimo

Il tempio più importante di Roma si trovava sul Colle Capitolino, era dedicato a Giove Ottimo Massimo e Giunone e Minerva, ovvero la Triade Capitolina ...

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Horrea Lolliana

Nel I sec. a.C. Marcus Lollius Palicanus, appartenente alla fazione di Pompeo, fece edificare nei pressi degli Horrea Galbana un nuovo edificio adibito ...

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Il bosco di Anna Perenna al Parco della Musica

Al primo miglio della Via Flaminia si trovava il bosco consacrato ad Anna Perenna; fuori della porta Flaminia si stendevano le grandi aziende agricole ...

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Complesso di Via Arcione

Nel III sec. a.C. Roma con 187.000 abitanti era già la città più popolata del mondo antico e lo sarebbe rimasta fino al 455 quando fu saccheggiata dai ...

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Arco di Druso

L’Arco di Druso, posto immediatamente prima della Porta S. Sebastiano, è in realtà una delle arcate dell’acquedotto Antoniniano - nel punto in cui ...

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Arco di Giano

Nell’architettura romana l’arco quadrifonte è l’elemento che simboleggia il passaggio, il transito non solo dal dentro al fuori, ma anche il contrario ...

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Arco di Malborghetto

Nel IV secolo d.C., all’incrocio della Via Flaminia con la Via, oggi non più esistente, che collegava Capena con Veio, fu eretto l'arco quasi ...

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L’arco di Tito

L’arco di Tito è uno dei due archi del Foro Romano ancora integro. L’altro è di Settimio Severo ed insieme a quello di Costantino e quello di Gallieno ...

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"Domus Augusti" la casa di Augusto

Ottaviano scelse di stabilire la sua residenza di princeps inter pares sul Palatino, semplicemente perché aveva sempre abitato sul colle ...

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Castra Peregrina

L’organizzazione dell’Impero da parte di Augusto comportò anche la creazione di organismi a cui affidò lo svolgimento di compiti fino a quel momento attribuiti ...

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Tempio di Ercole Vincitore

Il tempio è il più antico edificio in marmo ancora esistente a Roma e risale al 120 a.C.; si trova nella zona dell’antico Foro Boario dove si teneva il mercato ...

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Euripo il canale di Agrippa

Dallo Stagno di Agrippa un canale artificiale attraversava il Campo Marzio convogliando le acque in eccesso verso il Tevere. L’Euripo, costruito ...

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Foro Boario

Tra le pendici del Capitolium e del Aventinus si apriva una vasta area pianeggiante che era il primo approdo di chi risalendo il Tevere intendeva ...

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Insula Sertoriana praedia Auria Cyriacetis

Le insule potevano essere identificate con il nome dei loro proprietari, così come per l’Insula Volusiana che prese il nome da Lucio Volusio Saurnino ...

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Insula Volusiana

Durante lavori di sistemazione dell’area sacra di S. Omobono in Foro Boario venne rinvenuto un cippo contenente un’epigrafe che fornisce delle ...

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Templum Lares Permarini

Nel Campo Marzio meridionale, dove maggiore era l'afflusso del popolo per la presenza del Porticus Minucia Vetus in cui avveniva la distribuzione gratuita del grano, già in età repubblicana fu delimitata un'area sacra in cui vennero costruiti i templi per il culto degli dei ancestrali ...

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Miliarium Aureum

Il Miliario Aureo (Pietra miliare aurea) era una colonna di marmo rivestita di bronzo dorato, sul bronzo erano riportate le distanze da Roma alle più grandi ...

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La Basilica Neopitagorica di Porta Maggiore

Nel 1917 si verificarono alcuni smottamenti lungo la linea della ferrovia che usciva da Termini in direzione Cassino, nei pressi di Porta Maggiore si aprì una ...

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Obelisco del Laterano

L'Obelisco Lateranense è uno dei tredici obelischi antichi di Roma, con la sua altezza di 32,18 m (con il basamento e la croce raggiunge i 45,70 m) è ...

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Pandataria, isola affollata

Ventotene è una delle isole Ponziane, al tempo di Roma Antica il suo nome era Pandataria, piccolissima isola di 154 ettari. La lex Iulia, emanata da Augusto ...

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Il Foro Romano al tempo della Repubblica

Dopo la cacciata di Tarquinio il Superbio, Roma divenne una Repubblica e la città da allora fu gestita secondo regole precise; il potere era affidato a consoli ...

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Tempio della Concordia

Il pellegrino che visitò Roma nel VII secolo e ne lascò il resoconto oggi conosciuto come Itinerario di Einsielden ebbe la fortuna di vedere ancora ergersi nel Foro ...

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Tempio del Divo Romolo

Il tempio si trova dove la Via Sacra sale verso la Velia, tra la piazza del Foro Romano e l’Arco di Tito; fu voluto dall'imperatore Massenzio e dedicato al ...

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Tempio di Saturno

Ancora oggi uno dei templi più antichi del Foro Romano, secondo solo a quello di Vesta e di Giove, è facilmente distinguibile tra le vestigia dei monumenti ...

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Tomba del 'Gladiatore'

Il suo nome era Marco Nonio Macrino, fu generale dell’Imperatore di Marco Aurelio e presente sul campo di battaglia del 169 d.C. come legatus et comes ...

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Tabernae della Via Sacra, la strada del lusso

Già a partire dai tempi di Tarquinio Prisco lungo la Via Sacra furono costruiti porticus su cui ai aprivano le tabernae nelle quali si vendevano le merci ...

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Vicus Jugarius

Il Vicus Jugarius è forse la più antica strada di Roma, infatti anche prima dell’età dei re era la via dove passavano le genti che transitavano verso l’area ...

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Vicus Tuscus

È stata una della più importanti strade dell’antica Roma che collegava il Foro Romano con il Foro Boario e poi proseguendo verso Ovest portava alla ...

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Militia Vigilum

Fu l’Imperatore Augusto nel 22 a.C. ad introdurre a Roma un vero e proprio corpo di vigili del fuoco. Inizialmente era formato da cinquecento schiavi ...

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Villa dei Galloni

La Domus Galloniana è una villa rustica scoperta negli anni '90 durante i lavori di costruzione del nuovo mercato agroalimentare di Roma e nella quale fu ...

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Villa dei Quintili

Al V miglio della Via Appia i fratelli Sesto Quintilio Condiano e Sesto Quintilio Valerio Massimo appartenenti ad una importante famiglia senatoriale ...

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Il Tempio della Tempesta o Villa delle Sirene

Ovidio nei Fasti ricorda un Tempio delle Tempeste, fatto edificare da Scipione nella Via Appia nei pressi della Tomba degli Scipioni. Alla Dea Tempesta ...

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Volcanal

Nella valle del Foro le prime costruzioni furono i templi dedicati alle divinità arcaiche; il tempio più antico è il Volcanal, un'ara eretta in onore del Dio ...

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Roma medievale

Santa Maria in Tempulo

Sulle pendici del Celio dove si trovava l'Area Apollinis, dei monaci greci nel VI sec. costruirono un oratorio dedicato a S. Agata; era una diaconia per l'accoglienza dei pellegrini provenienti dal Sud e dall'oriente e lo fu fino a tutto il XII secolo. Di quella costruzione sono rimasti alcuni lacerti di muratura inglobati nelle mura, modificate in epoche successive, e dalle quali si rileva la base di un campanile romanico che apparteneva alla chiesa del XI secolo che fu una delle molteplici destinazioni d'uso dell'edificio nel corso dei secoli ...

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Chiesa San Clemente

Lungo il tracciato dell'antica via Labicana che correva nella valle tra il Colle Oppio ed il Celio, già nel I secolo a.C. si affacciavano molti complessi abitativi (insulae) chiusi entro muri perimetrali in cui erano ricavati ambienti che erano aperti verso i vicoli e che i proprietari affittavano come tabernae mentre ai piani superiori e verso l'interno si sviluppavano le domus di ricchi mercanti. Nel II e III secolo d.C. in quest'area venne portata la Moneta, la zecca imperiale ovvero l'officina dove venivano coniate le monete. Nei pressi di Moneta vi era la domus Clemens, ovvero la casa di un certo Clemente che dopo essersi convertito al cristianesimo ospitava in una delle aule della sua sua domus, altri fedeli cristiani per i riti di preghiera comune. L'aula venne ben presto trasformata in un vero luogo di culto tanto che in un'epistola del 417 di Papa Zosimo viene menzionata una Sancti Clementis Basilica ...

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Santa Maria in Via Lata

Sin dai tempi di S. Silvestro Papa esisteva sulla Via Lata, oggi Via del Corso, una chiesa ed un monastero dedicato a S. Ciriaco., ed erano parte di una diaconia dove si dava assistenza ai poveri ed ai pellegrini. La diaconia occupava dei locali ricavati costruendo alcuni muri tra i pilastri e le colonne di età imperiale di un portico che correva parallelo al primo tratto della Via Flaminia detta Via Lata, quello che dalla porta Ratumena in cima al Clivio degli Argentari arrivava sino all'arco dell'Acquedotto Vergine nel quale era stato ricavato l'Arco di Claudio. Il Portico era quello della Curia Annonaria, antistante i magazzini in cui venivano conservate i cereali per le distribuzioni al popolo. Secondo quanto emerso dai rilievi archeologici l'edificio risale al periodo adrianeo e sarebbe stato molto più lungo di quanto appare dai resti trovati sotto la Chiesa di S: Maria in Via Lata; si presume che fosse lungo 100 metri per cui oggi ci dovrebbero essere ulteriori vestigia, che passano sotto il Vicolo Doria per finire al di sotto del Palazzo Dorio-Panphili ...

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Cappella del Sancta Sanctorum

Quando la residenza dei Papi era ancora il Patriarchio, il grande palazzo a lato della Basilica di San Giovanni in Laterano, nella cappella privata che i pontefici usavano per le preghiere veniva conservato il più grande tesoro della cristianità: le reliquie della passione di Cristo. La cappella era parte della chiesa di San Lorenzo in Palatio e venne denominata Sancta Sanctorum usando l'espressione con cui nell'Antico Testamento si indicava la parte più interna del tempio, quella a cui aveva accesso solo il sommo sacerdote e per assimilazione nella religione cristiana finì per indicare la cappella privata del Papa ...

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Santo Stefano Rotondo

Nel V secolo d.C. sul Celio, dove prima delle devastazioni dei Goti di Alarico vi erano lussuose dimore patrizie come la Domus Valerii, Papa Leone I fece costruire una chiesa che volle dedicare a Santo Stefano, colui che è considerato il primo martire cristiano. I lavori iniziarono nel 460 e si diede all’edificio una pianta rotonda che la rende ancora oggi quasi un unicum tra le chiese di Roma; questa particolarità non derivava solo da una scelta legata a simbolismi della religione, quanto piuttosto fu frutto di una decisione pratica e contingente ...

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Chiesa SS Marcellino e Pietro al Laterano

La tradizione cristiana riporta che la prima chiesa dedicata ai due santi sia stata edificata nei primi decenni del IV secolo d.C.. da Papa Silvestro I su un edificio che era parte della donazione di Costantino, le testimonianze storiche la indicano invece come un titulus già da tempi precedenti. In effetti la sua posizione, all'angolo tra le attuali Via Merulana e Via Labicana, alle propaggini del Celio suggerisce che l'edificio originario fosse parte del complesso degli Horti di Lucilla di proprietà imperiale dopo la morte di Commodo e la sua dedica ai due cristiani martiri sotto Diocleziano dovuta a una scelta devozionale di epoca posteriore ...

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Basilica SS. Cosma e Damiano

Nel 526 il re Teodorico e sua figlia Amalasunta regalarono al Papa Felice IV due edifici contigui nell'area dei Fori, un'aula rettangolare che era stata parte del Templum Pacis dell'età flavia e un edificio rotondo che gli era immediatamente adiacente ed era stato usato per breve tempo come heroon di Romolo Augusto, il figlio adolescente di Massenzio ...

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Le diaconie del III secolo

Il 236 d.C. dovette essere un anno molto particolare se a capo di due organizzazioni che detenevano, l'una in essere e l'altra in fieri, il destino del mondo occidentale arrivarono due uomini comuni. A Magontiacum la legione composta di coscritti traci uccide Alessandro Severo e sua madre Julia Mamea e acclamava imperatore il proprio comandante Caio Julio Vero Massimino, di padre goto e madre alana, che da semplice centurione sotto Settimio Severo era divenuto comandante di una legione; a Roma la comunità cristiana è riunita per eleggere il suo nuovo vescovo dopo che il Papa appena proclamato Antero è morto durante il secondo mese del suo officio, sembra un segno divino ed allora tutti aspettano un'altra indicazione: passa in quel momento un uomo che ritorna dal lavoro nei campi e sul suo capo va a posarsi una una colomba: l'animale che simboleggia lo Spirito Santo indica l'uomo che sarà Papa con il nome di Fabiano ...

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Chiesa di San Lazzaro ed il Borgo scomparso

Ai piedi del Monte Malus, alla fine del Medioevo esisteva una piccola chiesa che era una tappa obbligatoria per chi arrivava a Roma percorrendo la Via Trionfale. Era stata costruita tra il XIII ed il XIV secolo in una zona rimasta completamente esterna alla città ma posta lungo una delle direttrici che dal nord portavano a Roma, residenza della Curia e del Papa ma soprattutto città del cristianesimo in quanto luogo del martirio dei discepoli di Cristo ...

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Casa di Crescenzio

Nel medioevo nei pressi dei mulini del Tevere attraccati vicino al Pons Iudeorum e di fronte alla chiesa di S. Maria Egiziaca (riuso medievale del tempio di Portunno) si trovava il balneum Pelagi, nome con il quale si indicava la domus patrizia di proprietà di un greco molto ricco che era stata costruita in età bizantina; con il tempo il toponimo si estese a tutta l'area ...

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San Pietro in Vincoli

Nel V sec. d.C. alle Carinae, nei pressi delle Terme di Tito, l’imperatrice Eudossia, moglie di Valentiniano III, fece costruire una delle prime chiese di Roma che da lei prese il nome di titulus Eudoxiae e che poi fu chiamata S. Pietro ad Vincula perché nella chiesa sono conservate le reliquie delle “catene” con cui fu imprigionato S. Pietro ...

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Torri medievali nella campagna Romana

Nel X e XI secolo nella campagna romana si costruì un sistema di allarme e segnalazione per la difesa di Roma dagli improvvisi attacchi di invasori basato su torri di avvistamento la cui distanza tra loro variava in relazione alla morfologia del terreno. Non fu un'opera di difesa concepita in modo unitario ma realizzato nel corso di alcuni secoli partendo dal riutilizzo di costruzioni di epoca romana, in prevalenza i grandi monumenti funerari, su cui si costruiva in elevazione ed ai quali furono via via raccordati gli agglomerati rustici dopo averli fortificati e munti di torre di avvistamento ...

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Le trecento torri di Roma

In pieno Medioevo a Roma, racconta Gregorovius che vi erano 300 torri addossate alle mura ed almeno altre 600 costruite all’interno ...

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Porta Metronia

Lungo le Mura Aureliane, appena fuori il Laterano, si apriva la Porta Metronia che era una delle porte minori o posterulae; prese il posto che era della ...

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Clivio di rocca savella

Ci sono alcuni posti magici a Roma dove sembra che il tempo si sia fermato, tra questi il Clivo di Rocca Savella che da Piazza di Bocca della Verità porta ...

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Triclinium Leoninum

Alla fine del Cinquecento, quando già il Papa viveva nei Palazzi in Vaticano, Papa Sisto V fece demolire la residenza precedente, il Palazzo Laterano ...

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Roma rinascimentale

Palazzo dei Pupazzi in Via dei Banchi Vecchi

Lungo la Via dei Banchi Vecchi nel Rione Ponte fino al XVI secolo esercitavano i loro officia i cambiavalute, i notai, gli scrivani e mercanti; qui aveva il suo banco l'orefice milanese Gian Pietro Crivelli che nel 1538 decise di farsi costruire un palazzo dove nei diversi piani intendeva ospitare la sua famiglia ed i suoi affari. Nel locale fronte strada teneva la sua bottega, al mezzanino gli studi e uffici ed poi al piano nobile la sua abitazione. La volontà di avere una nuova abitazione fu stimolata dalla nomina a orafo di Papa Giulio III e quindi dalla necessità di avere una sede adeguata all'attività che lo metteva in contatto con tutte le famiglie dell'aristocrazia romana ed anche delle corti europee ...

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Biblioteca Vaticana, la sua nascita

Quando Aldo il Giovane venne chiamato a Roma nel 1588 come professore di Humaniora allo Studium Urbis, portò con sé la sua biblioteca di libri e incunaboli. Aldo era il nipote di Aldo Manunzio il vecchio, celebre stampatore in Venezia nella cui biblioteca erano raccolti molti Codici antichi, gli stessi che aveva usato per realizzarne la stampa ...

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Stampatori di Palazzo Pirro

Il trascorrere del tempo ha dimostrato che la trasmissione della cultura di un popolo non avviene solo attraverso, se così si può dire, la formalizzazione del pensiero ovvero la scrittura ma anche delle tecniche che consentono di fissarlo e renderlo fruibile per il presente e per il futuro. Forse fu questa la riflessione del principe Massimo quando nel 1467 decise di concedere l’uso del pianterreno di Palazzo Pirro a due stampatori tedeschi, Arnold Sweynheym e Corrado Pannartz, allievi di Gutenberg per avviare l’attività della prima stamperia di Roma ...

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Loggia di Lucrezia Borgia

La leggenda vuole che nel XVI secolo l’amante del cardinale Rodrigo Borgia, Vannozza de’ Caetani avesse la sua casa nel palazzo al rione Monti che da un ...

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Le Valche dell’Almone

Il fiume sacro di Roma era l’Almone che riversava le sue acque nel Tevere dopo aver lambito le propaggini dell’Aventino e proprio alla confluenza dei due fiumi ...

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I divini gemelli di Montecavallo

La grande piazza antistante il palazzo del Quirinale voluta da Sisto V sembra pensata da un architetto razionalista che volle arricchirla con due imponenti ...

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"Palazzo Barbo" detto Venezia

Pietro Barbo era un erudito ricco rampollo mercante veneziano, pronipote di papa Gregorio XII e nipote di papa Eugenio IV, che decise di abbandonare la ...

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Via della Palombella

Nel Rione Pigna c’è una strada stretta e non molto lunga che collega due famose piazze di Roma, Piazza della Minerva a Piazza Sant’Eustachio ...

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Piazza Fiammetta

Dietro Via dei Coronari, la strada dei venditori di rosari ed immagini sacre, che era sul percorso che facevano i pellegrini per andare a S. Pietro, si apre un largo...

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Villa Medici

Villa Medici è una delle più belle Ville Rinascimentali di Roma. Sorge nel luogo dove un tempo il generale romano Lucullo (115 - 57 a.C.) fece realizzare i ...

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Roma barocca

Colonnato di San Pietro

La sistemazione architettonica della Platea Sancti Petri prende le mosse da illustri esempi dell'architettura romana e greca, dai Portici di Ottavia e di Pompeo, dalla lunga via colonnata che per volere di Gallieno correva lungo la Via Flaminia sino a Ponte Milvio, dai triplici portici lunghi mille passi della Domus Aurea e dai portici triplici della piazza della città di Calcide in Eubea. Proprio i portici di quest'ultima furono presi ad esempio da Vitruvio per indicare i portici dove erano possibile passeggiare, ragione per cui da allora i portici che costituivano una “via tecta” erano detti calcidici. Da quei portici lontani nel tempo arrivò l'idea di una via tecta che conducesse sino alla basilica di San Pietro ...

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Le colonne tortili di San Pietro

Quando Gianlorenzo Bernini nel 1624 dovette presentare a Papa Urbano VIII il progetto per la sistemazione dell'area destinata alle celebrazioni solenni nella Basilica di San Pietro, era ormai stabilito che l'altare maggiore si doveva trovare sopra la tomba dell'Apostolo Pietro e che nel ciborio dovevano essere utilizzate le colonne tortili della pergola della precedente basilica costantiniana. La pergula dell'antica basilica era lo spazio sopraelevato che nelle chiese paleocristiane era funzionale al rituale liturgico e divideva nella navata lo spazio dove i fedeli assistevano ai riti dal presbiterio, area riservata agli officianti. Quando Bernini si rese conto che le colonne tortili della Basilica Costantiniana erano troppo piccole per la grande altezza della cupola di San Pietro si pose il problema di come utilizzarle mantenendone inalterato il significato simbolico ...

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Piazza di Spagna

Al tempo di Augusto tra il Campo Marzio ed il Quirinale vi era il Forum Suarium (il mercato dei suini), nel III secolo d.C. Aureliano nei suoi pressi fece costruire i Castra Urbana che al tempo di Costantino erano entrambi sottoposti al tribunus chortium urbanorum ma subito dopo, si trovavano ancora gli horti luculliani dove amò trascorrere il suo tempo anche Belisario il generale dell'imperatore di Oriente ...

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Giardini segreti di Villa Borghese

All'inizio del Seicento il Cardinale Scipione Borghese nella villa che stava facendo costruire fuori le mura, volle che fossero realizzati degli spazi verdi sul tipo dell'hortus conclusus medievale ma direttamente collegati al Casino di caccia. Dovevano essere luoghi di soggiorno all'aperto ma riservati ai suoi pochi e selezionati ospiti e per questo erano protetti da alti muri; per realizzare i suoi giardini “segreti” il Cardinale diede incarico a Jan van Santen, un architetto olandese che lavorò e mori a Roma e conosciuto con il nome italianizzato di Giovanni Vasanzio ...

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Via delle Convertite

Nella Roma del XVI-XVII secolo il numero delle prostitute era ben superiore a quello delle monache, era una città dove la popolazione maschile corrispondeva al 60% del totale, per lo più ecclesiastici, mercanti, diplomatici ma anche una numerosa e multicolore folla di artisti ed artigiani, ma anche servi, a disposizione della Curia e di quanti vi erano coinvolti. Questa città di uomini attraeva le donne dalle altre città della penisola per esercitare una professione molto richiesta, il meretricio. Esistevano oltre 2000 case in cui avvenivano gli incontri dell'amore venale e si calcola che oltre il 20% della popolazione femminile avrebbe vissuto di commercio amoroso, ovvero il 10% della popolazione di Roma ...

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Fontana della palla di cannone

Sul Monte del Pincio proprio davanti a Villa Medici si trova una fontana che, nonostante la sua struttura sia essenziale e non appariscente, racchiude ...

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Via delle Zoccolette

Esisteva nel XVIII secolo un “Conservatorio delle zoccolette” voluto da Papa Innocenzo XII per “le giovinette che accattavano con pericolo di disordini” ...

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Gli affreschi alchemici di Caravaggio a Casino Ludovisi

Quando nel 1599 il Cardinal Del Monte divenne proprietario della vigna vicino a Porta Pinciana decise di far sistemare il parco e di restaurare la villa ...

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Monastero delle Viperesche

In un immaginifico teatro settecentesco il monastero delle Viperesche era la quinta di sinistra rispetto al fondale con la chiesa di San Vito e l’Arco di Gallieno ...

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Villa Sciarra, la Villa dei Pavoni bianchi

Lungo le pendici del Gianicolo al tempo dell’antica Roma vi erano lucus ed hortus e l’area alla fine del I sec. a.C era parte degli Horti di Cesare; qui si trovava ...

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Salita di San Sebastianello

Nel novero dei posti magici di Roma non può mancare la Salita di San Sebastianello. S’inerpica tra i muraglioni di Trinità de Monti e da Piazza di ...

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Via Mario de’ Fiori

E’ una strada che, correndo parallela a Via del Corso e partendo da Via della Mercede arriva sino a Via Vittoria, ci riporta alla città settecentesca e ...

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Roma romantica

Il giardino degli aranci

Gea, la madre terra aveva donato a Zeus ed Era un meraviglioso giardino dove nascevano frutti dorati e ne aveva affidato la custodia alle Esperidi che in quel giardino conosciuto con il loro nome coltivavano le arance. Un giardino ugualmente bello dove crescono i frutti colore dell'oro si trova sull'Aventino e dalla sua terrazza si vede scorrere il Tevere e la vita nella città eterna ...

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Passeggiata del Pincio

Quando Napoleone Bonaparte nel 1803 acquistò Villa Medici dai Lorena a cui la Villa era pervenuta come patrimonio del Granducato di Toscana, scorporò ...

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Cimitero acattolico di Testaccio

La storia della presenza di un sito dove potessero riposare coloro che hanno amato Roma rimanda l’immagine della città che era una tappa obbligata del Grand Tour, ma è anche testimone dei molti artisti, pensatori, viaggiatori od anche solo visitatori che hanno soggiornato nella Città Eterna ...

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Roma moderna

Il Quirinale della Regina Margherita

Margherita di Savoia entrò al Quirinale come principessa di Piemonte, giovane sposa del principe ereditario Umberto, nel 1870, quando Roma divenne la capitale del Regno d’Italia, e l’antico Palazzo dei papi, che dominava la città eterna dalla spianata di Montecavallo, sostituì il rustico bugnato toscano della reggia fiorentina. Nei pochi anni che precedettero la morte di Vittorio Emanuele II, avvenuta nel 1878, Margherita ebbe probabilmente un ruolo defilato ma non secondario, nell’iniziare la trasformazione di quel severo palazzo pontificio in residenza di corte finalmente stabile dopo l’interregno fiorentino ...

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Villino Ximenes: l'Art Noveau a Roma

Nella parte del quartiere Nomentano che fu inurbata agli inizi del Novecento con la costruzione di villini a due o tre piani, si apre Piazza Galeno e su questa occupa una posizione di riferimento il Villino Ximenes, così chiamato perchè fu l'abitazione e lo studio di Ettore Ximenes. Scultore di origini palermitane, a lui si devono alcuni dei monumenti scultorei più importanti di Roma moderna ma anche d'Europa e d'America; tra le altre sua è la statua di Garibaldi al Gianicolo, nonché quella di Angelo Brunetti eroe della Repubblica Romana, anche questa ora al Gianicolo e la quadriga di bronzo sopra il Palazzo di Giustizia di Roma, a Kiev realizzò il monumento ad Alessandro II, a San Paolo del Brasile il monumento per l'indipendenza ed a New York la statua di Giovanni da Verrazzano ...

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Il Caffè Greco

Il Caffè Greco è il più antico caffè di Roma ed il secondo d'Italia dopo il Florian di Venezia, fu aperto nel 1760 da un certo Nicola della Maddalena di origine greca. I primi anni di vita il Caffè, come racconta il poeta romano Cesare Pascarella, furono difficili ed il greco non riuscendovi a guadagnare preferì cederlo, ma anche chi lo acquistò non ebbe maggiore fortuna finchè ne divenne proprietario un “certo Salvioni” . Questo rinnovò completamente il caffè, lo rivestì di marmi e vi fece realizzare anche degli affreschi sulle pareti ma anche questo non cambiò la fortuna del caffè che si trovava in una zona dove abitavano molti stranieri che forse preferivano il caffè con una maggiore caratteristica di romanità ad uno che era “Greco” ...

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Villini Liberty al Delle Vittorie

Agli inizi del 900 dove nell'antichità ci furono i Prata Flaminia si trovavano le caserme di Viale delle Milizie costruite dopo lo spostamento di infrastrutture militari da Castro Pretorio e la Piazza d'Armi. Nel 1911 per l'Esposizione internazionale celebrativa del Cinquantenario dell'Unità d'Italia, la zona fu dotata di fogne,acqua e luce per ospitare i padiglioni espositivi; terminata l'esposizione l'area era pronta per sostenere lo sviluppo abitativo della capitale. La Piazza d'Armi fu spostata definitivamente lungo la Via Flaminia dopo Ponte Milvio e il confine dell'abitato di Roma poteva spostarsi verso nord. Tutti i terreni erano ancora di proprietà comunale e già nel 1909 il Comune di Roma aveva indetto un concorso per l'urbanizzazione della zona dove erano previsti villini signorili, case d'affitto e case popolari ...

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Via del Corso fine 800

Solo nel 1834 furono fatte, per il Corso, regolari chiusini per lo scolo delle acque e la strada già selciata da tempo fu illuminata a gas la notte del 6 gennaio 1854, i lampioni erano alti tre metri e posti lungo la via ed agli incroci; la loro disposizione lungo la strade è ancora oggi rilevabile dalle targhe superstiti di maiolica bianca con i numeri in blu ...

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Villa Torlonia

Dove gli antichi romani avevano costruito le loro ville suburbane, le grandi e potenti famiglie della nobiltà romana costruirono i loro casini di caccia ...

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Teatro Ambra Jovinelli

Il 3 marzo del 1909 fu inaugurato il Teatro Jovinelli che, dopo alterne vicende, è ancora oggi il tempio dello spettacolo comico di Roma; si trova nel rione ...

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Le vetrate di Mastro Picchio

A Piazza del Pozzo delle Cornacchie a Ripa, aveva la sua bottega Cesare Picchiarini, dai suoi amici e da tutti chiamato Mastro Picchio ...

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Via Veneto

Quando Villa Ludovisi fu venduta e lottizzata, le strade del nuovo quartiere Ludovisi in gran parte coincisero con i viali che aveva disegnato nel 1621 il ...

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Villa Mirafiori

Il nome alla villa fu dato dalla sua illustre ospite, la quasi regina d’Italia Rosa Cervellana. Costruita nel 1874 per essere la residenza romana della Contessa ...

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