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Colosseo

Dopo aver celebrato il trionfo per la vittoria nella guerra contro la Giudea, Vespasiano decise di dare al popolo di Roma un luogo dove poter celebrare i Ludi ed, al contempo, di dare un segnale di cambiamento rispetto alla politica della precedente dinastia julio-claudia il cui ultimo rappresentante aveva avuto comportamenti esecrabili verso il Senato e si era macchiato di colpe tremende agli occhi del popolo di Roma.
La scelta del sito fu un segnale del cambiamento; l'anfiteatro di Roma sarebbe stato costruito dove Nerone aveva realizzato uno dei giardini d'acqua della Domus Aurea. Quello era un terreno acquitrinoso e non era indicato per sostenere il peso di grandi costruzioni, gli architetti di Vespasiano dovevano saperlo ma gli obiettivi della politica avevano la precedenza e poi un'arena dove potessero svolgersi stabilmente i ludi non rappresentava certo la costruzione più pesante costruita sino ad allora; c'era già stato Pompeo che aveva costruito il suo grande teatro in un terreno non solidissimo come quello in Campo Marzio. Gli architetti di Vespasiano sapevano che per costruire su quel terreno dovevano essere costruiti dei canali sotterranei verso i quali far confluire le acque che scendevano lungo la valle tra il Celio e l'Esquilino per poi farle defluire verso la Valle Murcia e, comunque, già gli architetti di Nerone avevano affrontato il problema delle acque che confluivano nella valletta ed avevano costruito delle canalizzazione per il deflusso verso la Valle Murcia.
L'architettura del nuovo anfiteatro avrebbe poi ricalcato le forme degli anfiteatri che erano già stati realizzati anche se con strutture temporanee in legno ( quelli che gli studiosi definiscono “mobili”) che erano stati costruiti nella stessa Roma a partire dall'età repubblicana; famoso l'anfiteatro costruito da Statilio Tauro nel 29 a.C. - in un sito ancora non identificato in Campo Marzio - e che già all'inizio del I secolo d.C. era divenuto insufficiente per Roma. Queste strutture mobili erano anche pericolose, infatti Svetonio e Tacito ricordano un terribile incidente occorso nel 27 d.C. durante il regno di Tiberio, quando un anfiteatro in legno costruito nei pressi di Fidenae crollò uccidendo 20.000 persone.
Eppure anfiteatri in pietra già esistevano come a Cuma dove era stato costruito già verso la fine del II secolo a.C. A questo anfiteatro era anche annessa una palestra dove venivano formati i più forti gladiatori destinati ai ludi romani e proprio a Cuma scoppiò la terza guerra servile guidata da Spartaco. L'anfiteatro di Cuma non era grande e per la costruzione della cavea, che aveva solo due livelli, si sfruttò la pendenza naturale del Monte Grillo, mentre al di sotto dell'arena non c'erano sotterranei; l'Anfiteatro Flavio era un edificio molto più complesso che con quel primo anfiteatro aveva in comune solo la forma ellittica.
A chi Vespasiano affidò l'incarico di progettare il nuovo anfiteatro non si sa con certezza; molto accreditata è l'ipotesi che sia stato Rabirio, un architetto che poi si occupò della costruzione dei palazzi di Domiziano sul Palatino ed altre opere edificate durante l'età dei Flavi dei quali fu l'architetto per elezione. Una leggenda vuole poi che il Colosseo sia stato progettato da un architetto cristiano, un tale Gaudenzio che perché convertito alla nuova religione sarebbe stato poi martirizzato nella stessa arena che aveva costruito. Questa storia, assolutamente non vera, nacque nel XVII secolo dopo il ritrovamento di un'epigrafe nella chiesa dei SS Luca e Martina e che Pietro da Cortona, l'architetto che stava ristrutturando la chiesa, decise di murare nella cappella di S. Martina.
L'epigrafe , secondo alcuni un falso predisposto da Flaminio Ponzio, servì nella seconda metà del XVI secolo a sostenere la tesi diffusa dalla Curia papale secondo cui il Colosseo sarebbe stato il luogo del martirio dei primi cristiani. La leggenda raccontava che Gaudenzio, architetto e patrizio romano, dopo aver progettato il grande Anfiteatro si sarebbe convertito al cristianesimo e per questo Vespasiano lo avrebbe condannato a morte, condanna eseguita nell'arena che lui stesso aveva costruito.
Senza considerare queste ipotesi suggestive è molto più probabile che il grande anfiteatro voluto da Vespasiano sia stato progettato dagli ingegneri ed architetti, chiamati Praefectus Fabrum, che durante le campagne di guerra si occupavano di costruire le strade ed i ponti che consentivano a Roma di impiegare velocemente le sue legioni anche nei campi di battaglia più lontani ...



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di M.L. ©RIPRODUZIONE RISERVATA (Ed 1.0 - 11/01/2022)




Veduta del Colosseo

Veduta del Colosseo



Luciani: Schema delle fondazioni del Colosseo

Luciani: Schema delle fondazioni del Colosseo



Epigrafe apogrifa di Gaudenzio, architetto del Colosseo – Chiesa SS Luca e Martina, Roma IT

Epigrafe apogrifa di Gaudenzio, architetto del Colosseo – Chiesa SS Luca e Martina, Roma IT



Rilievi e mappe anfiteatro di Capua. 1) blu, II sec. a.C.= anfiteatro repubblicano 2) rosso, II secolo d.C.= anfiteatro imperiale

Rilievi e mappe anfiteatro di Capua. 1) blu, II sec. a.C.= anfiteatro repubblicano 2) rosso, II secolo d.C.= anfiteatro imperiale



Anfiteatro di Pompei visto dall'alto, I secolo a.C. - Pompei IT

Anfiteatro di Pompei visto dall'alto, I secolo a.C. - Pompei IT



Area della Domus Aurea, al centro lo stagnum dove sorgerà l'Anfiteatro

Area della Domus Aurea, al centro lo stagnum dove sorgerà l'Anfiteatro