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Tabularium

Tabularium

Nel 78 a.C. nell'ampio spazio che si apriva tra le due sommità del colle capitolino, il Capitolium e l'Arx, in quella parte della sella in cui Romolo aveva posto l'Asylum, molto vicino a dove sin dai tempi arcaici era posto l'Auguraculum usato dagli auguri per esaminare il volo degli uccelli, Quinto Lutazio Catulo provvide al collaudo dell'edificio che fu costruito per essere l'archivio dei documenti dello stato, soprattutto le tabulae di bronzo sulle quali erano impresse le leggi della repubblica.
Alcuni testimonianze letterarie ed epigrafiche riconducono la decisione di realizzare un edificio con funzione di archivio ad un più ampio progetto di sistemazione urbanistica ed architettonica del Colle Capitolino dopo che nel 83 a.C. un incendio aveva distrutto il tempio di Giove Ottimo Massimo. L'incendio fu dovuto ad un fulmine che colpì il tempio dove presero fuoco prima le parti lignee e poi anche gli oggetti preziosi fino agli ambienti ipogei dove erano conservati i Libri Sibillini. Il fuoco si estese anche alle aree adiacenti e presero fuoco molte case ed i romani che vi abitavano persero tutto e diventarono tanto poveri che gli furono condonati i debiti ma i terreni dove erano le loro case entrarono nella proprietà dello Stato.
Molti contemporanei interpretarono l'incendio come un prodigium, un segno nefasto nel difficile clima di guerra civile tra Mario e Silla per la condotta crudele che quest'ultimo aveva tenuto verso gli appartenenti alla fazione avversa.
Probabilmente fu per riconquistare il favore del popolo che Silla diede incarico a Quinto Lutezio Catulo di dare sistemazione al colle capitolino completamente bruciato; il Tempio di Giove Ottimo Massimo doveva essere ricostruito e sulle aree dove erano bruciate le domus doveva essere costruito un edificio che fosse utile a rappresentare la grandezza di Roma ed alla vita dello stato. A ridosso delle pendici orientali del colle capitolino fu costruito un lungo edificio rettangolare di soli due piani con una struttura robusta che ebbe probabilmente anche la funzione di rinforzare le pendici costituite da terreni argillosi; fu realizzato un edificio a più piani che aveva la facciata sullo spiazzo su cui si apriva l'Asylum con il Tempio di Veiove mentre la facciata verso il Foro mostrava tre livelli di cui due superiori erano ad arcate, quasi una quinta scenografica di raccordo tra il luogo della res publica, il Foro repubblicano, ed il luogo della res divina con i templi degli dei maggiori: Giove Ottimo Massimo, Giunone Moneta, Cerere e l'arcaico Veiove.
Verso il Foro i muri furono realizzati in opera cementizia in cui però fu inglobato un edificio di epoca precedente come testimoniano i due ordini di blocchi di tufo di Grotta Oscura, da questo edificio furono anche prelevati i massi di tufo litoide con cui fu realizzato il caementum, segno che doveva trattarsi di un grande ed imponente edificio del quale tuttavia ancora oggi non si hanno informazioni.
Nonè un caso che il Tabularium sia uno dei pochi monumenti di Roma antica di cui non si trovano testimonianze letterarie, fatto che potrebbe essere giustificabile se fu dapprima realizzato con una funzione di contenimento del terreno e poi le sostruzioni e gli altri suoi ambienti in elevazione utilizzati solo in un secondo momento come archivio di stato ...



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di M.L. ©RIPRODUZIONE RISERVATA (Ed 1.0 - 26/02/2018)