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La Roma repubblicana di Napoleone


Prima che il suo sogno di grandezza avesse le fattezze dell’Impero, Napoleone voleva che Roma divenisse città francese seconda solo a Parigi; la città fu occupata dalle truppe napoleoniche nel febbraio del 1798 e subito vi fu proclamata la Repubblica Romana.
Nelle intenzioni di Napoleone Roma e l'ex Stato Pontificio dovevano costituire una repubblica sorella di quella francese.
La nuova costituzione fu stilata dai francesi e promulgata il 20 marzo, sulla carta le cariche pubbliche erano di cittadini romani ma di fatto gli articoli 368 e 369 riconoscevano al generale francese comandante le truppe della guarnigione di Roma ampi margini di intervento su qualsiasi iniziativa; è indicativa in questo senso la modalità con cui Dallemagne, comandante delle truppe francesi comunicava Alli Consoli la promulgazione delle nuove leggi per la Repubblica.
La Repubblica Romana era una Repubblica Laica che doveva emulare quella francese e quindi molti furono i cambiamenti anche a livello organizzativo che i francesi cercarono di portare a Roma.
I valori della nuova realtà repubblicana e laica dovevano da subito essere evidenti ma in una città fortemente compromessa con la tradizione religiose era quanto mai difficile e così fu il passato stesso di Roma a suggerire la strada da seguire; l'anno zero della nuova Roma repubblicana trova espressione, pertanto, sotto il profilo architettonico e urbanistico, quasi esclusivamente nella risemantzzazione de segni del passato regime e nella conseguente damnatio memoriae del papa-re. ( Pier Paolo Racioppi)
Quel 30 piovoso 1798 a Roma venne innalzato per la prima volta l'Albero delle Libertà in Campidoglio: il Console si installò nel Palazzo del Quirinale e nella vicina “Fabbrica Nuova” il Ministero degli Interni, mentre nel Palazzo della Consulta ebbe la sede Il Ministero della Guerra ed, infine, nella Dataria si installò il Ministero di Giustizia e la Polizia. Le ragioni di queste scelte furono sia pratiche che simboliche, in particolare il Quirinale si trovava in posizione centrale rispetto alla città, era da sempre stato connotato da una funzione amministrativa e quindi laica dello Stato Pontificio ed inoltre si trovava sull'alto di un colle da cui di dominava la città.
Uno dei primi provvedimenti fu la costituzione della Consulta Straordinaria con il compito di dare una nuova organizzazione di quelli che furono chiamati gli “Stati Romani” che riguardò non solo l'assetto geo-amministrativo ma anche l'introduzione del diritto previsto nel Codice della Repubblica che, pur volendo conservare i principi del diritto romano, introdusse molte novità quale seppure solo in casi eccezionali anche l'istituto del divorzio. Quando nel 1805 Napoleone trasformò l'Italia in un regno diede ordine di tradurre semplicemente in italiano il Codice Napoleonico e questo comportò l'imposizione di una disciplina giuridica che non teneva conto delle peculiarità della penisola e di Roma. Secondo gli storici fu proprio l'applicazione del Code Napoléon ad avere il peso maggiore sulla storia di Roma tanto che venne definito il più grande evento della storia del diritto dopo la codificazione giustinianea del V secolo.
Un altro cambiamento riguardò la sostituzione del Calendario Gregoriano dallo stesso che vigeva in Francia e così uno dei primi atti del Direttorio esecutivo della Repubblica Romana è del 30 Piovoso anno I ( 18 febbraio 1798) e riguardava l'organizzazione giudiziaria tanto che un monumento che reca il segno degli avvenimenti di quegli anni è il Palazzo della Cancelleria, sull'architrave del portone di ingresso si può ancora leggere l'intitolazione Corte Imperiale ...



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di M.L. ©RIPRODUZIONE RISERVATA (Ed 1.0 - 19/02/2017)