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Il gladiatore


E’ sicuramente uno dei film più visti di sempre; racconta una storia di Roma e non poteva che avere il suo epilogo a Roma.
Purtroppo nel film di Roma c’è solo il riferimento a nomi e a idee di luoghi, ed allora si può andare alla ricerca di questi e cercare di capire come erano nella realtà di ieri e come sono oggi.
Il film racconta la storia di un tradimento di Roma ad un suo figlio prediletto che tanto aveva fatto per lei: Massimo Decimo Meridio, di origine ispanica, anche se sarebbe stato corretto di "origine iberica" perché nel 180 AD la terra che si trovava prima delle colonne d’Ercole si chiamava Iberia.
La storia è verosimile perché altri generali sono stati fatti uccidere dagli imperatori romani: Nerone portò al suicidio Corbulone, Plauziano fu fatto uccidere da Caracalla, Teodosio volle morto Stilicone e poi ancora Valentiniano uccise egli stesso Ezio.
Il motivo era sempre lo stesso: un generale vittorioso e venerato dalle sue legioni era il rivale più temibile per il trono, perché il vero potere a Roma lo aveva chi controllava le legioni; proprio in questo la storia raccontata non rispetta la storia vissuta. Ma, a parte la credibilità della storia, è più interessante capire se i luoghi di Roma dove si svolge, avessero veramente quella maestosità ed abbiano ancora quel fascino.

Il trionfo di Commodo
Il ritorno a Roma di Commodo ormai divenuto imperatore ci mostra una scena di Trionfo con il Colosseo sul fondo che è abbastanza aderente al reale, anche se non pertinente perchè diventare imperatore non comportava una vera cerimonia con acclamazione popolare.
I trionfi che spettavano solo a chi aveva reso più grande Roma, passavano per la Via Sacra e dopo aver superato l’Anfiteatro Flavio salivano la Via Sacra Summa, con da una parte le colonne del Tempio di Venere Genitrice e Roma Aeterna, e dall’altra le falde del Palatino dove, prospicienti alla Via Sacra, vi erano delle domus patrizie e non palazzi imperiali; inoltre in quel tratto non c’erano statue equestri.

Commodo sale al Tempio di Giove
Ogni trionfo terminava al tempio di Giove Ottimo Massimo sul Campidoglio, che sovrastava tutto il Foro Romano; nel film Commodo arriva in una grande piazza circondata da un colonnato che è proprio uguale a quello che Bernini dopo 1500 anni progettò per San Pietro.
Il luogo della scena è inesistente ma di grande effetto scenico. Il Tempio di Giove Ottimo Massimo si trovava dove oggi è il giardino di Villa Caffarelli sul Campidoglio; vale la pena di andarci per un veduta diversa del Foro Romano (si passa dalla strada a fianco della Cordonata del Campidoglio).

Commodo e Lucilla al Senato
Il Senato di Roma aveva la sua sede nella Curia Julia, uno dei pochi monumenti giunto quasi intatto ad oggi e che potrete vedere nel Foro Romano; ma questa scena non è ambientata nella vasta sala rettangolare senza colonne, tuttavia a volte il senato si riuniva in altri luoghi come ad esempio le basiliche o in altri edifici dove si amministravano affari pubblici. L’ambientazione della scena potrebbe ricordare l’interno di una Basilica come quella Giulia, ma non sicuramente la Curia del Foro.

Visita di Lucio Vero alla Palestra dei Gladiatori
I gladiatori vivevano negli edifici vicini al Colosseo dove avevano anche la loro arena per gli allenamenti, si chiamava Ludus Gladiatorius; oggi si può vederne la gran parte proprio tra la piazza del Colosseo e l’inizio di via Labicana.
I gladiatori non vivevano dietro a sbarre – come si vede nel film - a meno che non fossero prigionieri condannati a questo tipo di morte; molti gladiatori erano liberti che volontariamente accettavano questo tipo di vita per poter diventare ricchi (proprio come gli atleti di oggi); infine i giochi non necessariamente prevedevano la morte del gladiatore sconfitto.

I sotterranei del Colosseo
Le scene dei gladiatori in attesa di salire nell’arena, rimandano la sensazione di caldo soffocante e di penombra rischiarata dalle torce; scene di assoluto verismo che si possono rivivere in pieno visitando i corridoi ipogei del Colosseo che si sono conservati molto bene e dove sono anche visibili gli alloggiamenti delle macchine (in legno) per il sollevamento delle scenografie e delle belve.
In futuro dovrebbe essere agibile (e visitabile) anche il corridoio sotterraneo che utilizzavano i gladiatori per andare dal Ludus all’Anfiteatro Flavio.

Massimo combatte nell’arena del Colosseo
L’arena del film non è quella del Colosseo, ma fu ricreata a Malta, con un solo anello di veri spettatori, il resto fu aggiunto in digitale.
I giochi nell’Anfiteatro duravano per un’intera giornata; cominciavano al mattino con le venationes per le quali si allestivano nell’arena complesse scenografie dalle quali emergevano animali selvaggi, esotici e non necessariamente feroci, mentre i combattimenti dei gladiatori erano la parte più attesa ed avvenivano nel pomeriggio.
I gladiatori che combattevano nell’arena non era previsto che morissero, anzi erano atleti molto amati; nel tempo si è diffusa un’informazione sbagliata che confondeva i gladiatori con i damnati ad bestias, ovvero i condannati dai tribunali per reati gravi e la cui pena era appunto lo scontro con le bestie nell’arena.

I Campi Elisi
Le dolci colline che rappresentano i Campi Elisi sono quelle della Val d’Orcia. La passeggiata tra i campi di grano è a sole due ore da Roma ed il paesaggio è bellissimo in qualsiasi stagione.





di M.L. ©RIPRODUZIONE RISERVATA (Ed 1.0 - 30/04/2015)