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Constitutio Antoniniana


L'editto della primavera del 212 conosciuto come Constitutio Antoniniana de Civitate costituisce ancora oggi un vero enigma per gli storici; con questo atto l'imperatore Caracalla stabiliva che tutti coloro che abitavano entro i confini dell'Impero Romano potevano accedere alla cittadinanza.
Fu un avvenimento di portata eccezionale perché consentiva a tutti i peregrini che fin a quel momento avevano vissuto all'interno dell'impero di divenire cives romani con tutti gli onori ed oneri.
Le fonti non forniscono chiarimenti sulle motivazione che indussero Caracalla a prendere questa decisione e sostanzialmente tre sono le spiegazioni proposte: Caracalla avrebbe soltanto sviluppato e reso operativo un intendimento che era già stato di Settimio Severo, oppure volle varare una norma che consentisse di riallineare la situazione reale con la situazione dei libri censuari; oppure aveva urgente necessità di rimpinguare le casse dello stato.
Gli annalisti forniscono qualche altra informazione ma anche questa va interpretata.
Quando Caracalla emanò l'editto all'interno dei confini dell'impero vivevano un numero elevato di individui appartenenti a popoli diversi ed abitavano regioni e città sottoposti a situazioni di diritto molto diverse. All'inizio del III secolo d.C. gli abitanti dell'impero erano circa 70 milioni.
Dione Cassio, data la sua avversione verso Caracalla, lo considerò un espediente adottato per incrementare le entrate dell'erario che erano assolutamente necessarie per poter pagare le spese delle campagne militari che si stavano rendendo necessarie e, soprattutto per pagare gli stipendi e i donativi ai legionari e pretoriani che formavano la base per il consenso del nuovo imperatore e di tutta la dinastia dei Severi.
Alcuni storici, seguendo l'interpretazione che fu data dell'editto da S. Agostino, hanno visto nella Constitutio anche la volontà di realizzare un sincretismo religioso, l'Imperatore voleva integrare tutti i cittadini dell'impero ed anche i loro rispettivi culti. Aveva già tentato di realizzare un'unione di tipo religioso facendo leva su uno scampato pericolo per 'imperatore, probabilmente una malattia, per cui tutti i cittadini romani vennero invitati a compiere riti di ringraziamento ai propri dei ed in relazione al loro comportamento avrebbero ottenuto la cittadinanza. Sicuramente le popolazioni interessate risposero a questa sollecitazione ma non fu sufficiente per dar vita ad una religione di stato imperniata sulla figura dell'imperatore.
Sotto questo aspetto la Constitutio realizzava un impero universale aperto a tutti gli uomini, quasi fosse il mezzo con cui il monarca realizzava una missione ecumenica distribuendo pace e felicità a tutti gli uomini.
Per l'organizzazione ed amministrazione dell'Impero fu un editto di importanza determinante eppure non ci sono testimonianze specifiche che lo rilevano, non ci sono conii celebrativi né epigrafi che vi si riferiscono in modo diretto; tuttavia secondo una lettura più attenta l'emanazione dell'editto fu un atto direttamente connesso all'assunzione da parte di Antonino del titolo di Magno. Inconfondibile è il parallelismo con Alessandro Magno che Caracalla voleva emulare ma non solo nel nome; il nuovo titolo era solo una parte del più ampio programma propagandistico “teso ad affermare il principio di una monarchia estesa a tutta, finalizzata a distribuire pace e felicità a tutti gli uomini”(Attilio Mastino). Per conseguire questo fine era necessario rendere evidente a tutte le genti dell'Impero che erano tutte eguali davanti al Magnus: non è un caso che la Constitutio sia stata emanata nel 212, lo stesso anno dell'assunzione del titolo.
L'editto suscitò grande entusiasmo negli ambienti provinciali, è del novembre del 212 una iscrizione proveniente da Alessandria in cui un certo Marco Aurhlioj Melaj ringrazia Caracalla di avergli concesso la cittadinanza romana e lo definisce come “o swthr thj olhj oikoumenh” (padre di tutta l’oikouméne); di fatto Antonino Magno aveva conseguito un'unità che superava ogni divisione di razza e lingua ...



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di M.L. ©RIPRODUZIONE RISERVATA (Ed 1.0 - 15/11/2016)