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Altari, are et foci

Altari, are et foci

Nel Pantheon della religione romana esistevano Dei superi, Dei terrestri e Dei Jnferi ed anche le celebrazioni avvenivano in luoghi diversi; agli Dei superi gli onori venivano tributati sugli altari, per gli Dei terrestri si costruivano are dove fare le offerte ed infine per gli Dei inferi c’erano i foci, delle fosse nel terreno che potevano essere naturali od anche praticate dagli uomini dove l’offerta agli dei inferi veniva bruciata (focus, foci).
L'altare era il luogo dove celebrare gli dei celesti sin dal Neolitico e molti sono gli altari, risalenti ai tempi arcaici delle civiltà protostoriche fiorite nel bacino del Mediterraneo, ritrovati in siti anche distanti tra loro. L'altare più antico è considerato quello del Monte d'Accodi, nella Sardegna settentrionale risalente al terzo millennio avanti Cristo ed espressione della cultura prenuragica ed in cui alcuni studiosi ravvisano similitudini con i ziqqurat della Mesopotamia.
In età storica deve essere menzionato l'altare più conosciuto al mondo, quella dedicato a Zeus ed Athena a Pergamo; fu Eumene II a farlo costruire nel II secolo a C. per celebrare la sua vittoria sui Galati. Il re volle che fosse visibile daogni luogo all'intorno e per questo scelse i terrazzamenti dellacropoli di Pergam che dominava dall'alto di 330 metri; sull'altura venne costruito un podio di 25 metri su cui svettava l'altare.
L'altare, meglio conosciuto come Pergamon, rispondeva tuttavia a finalità molto diverse da quelle degli altari arcaici, posti in posizioni elevate non perchè potessero essere ben visibili ma per avvicinare la tavola con le offerte degli uomini al luogo dove gli dei risiedevano.
Gli altari costruiti dopo il X secolo a.C. avevano la stessa architettura di quelli arcaici ed era diffusa presso popolazioni diverse tanto che l'altare di Isthmia è molto simile all'altare di Athena a Siracusa ed anche sorprendentemente all'Altare della Regina nel Tempio dei Cavalli Alati a Tarquinia, a testimonianza che gli dei della religione greca e le forme ed i modi di celebrarli erano condivisi, già all'inizio dell'età del ferro, dalle altre civiltà mediterranee.
Gli altari arcaici erano preparati all'aperto e nei luoghi dove si credeva che la divinità risiedesse, tutt'al più lo spazio dell'altare era delimitato da un recinto e, spesso, nei pressi vi era anche una sorgente le cui acque servivano per purificare gli utensili utilizzati nel sacrificio; su questi altari si celebravano i riti pubblicie la posizione elevata e gli ampi spazi all'intorno facilitavano l'afflusso dei fedeli e la visibilità a tutti del rito.
In età arcaica gli altari potevano essere delle semplici architetture poste sulle alture ma già nel II millennio a.C. erano divenuti parte di un'architettura più complessa che prevedeva, dietro l'altare, la presenza di un tempio che all'inizio aveva solo un avancorpo, decorato da colonne da cui si accedeva ad una cella in cui era conservato il simulacro della divnità per la quale sull'altare si celebravano i sacrifici.
Gli altari erano diversi in relazione al tipo di rito che vi si doveva svolgere; negli altari di grandi dimensioni si svolgevano i riti cruenti e potevano essere altari da fuoco, dove la vittima doveva essere bruciata, oppure altari da sangue dove la vittima doveva essere sgozzata. Questi ultimi avevano un canale in cui si riversava il sangue del sacrificio per poi essere disperso nel terreno oppure convogliato al di sotto e raccolto in un contenitore per poi essere usato in riti di purificazione.
Con l'inizio dell'età del ferro l'altare diventa il luogo del sacrificio posto davanti alla cella dove c'è la rappresentazione della divinità, sia essa aniconica o antropomorfa, e la posizione seppure sopraelevata non è necessariamente su alture che dominano il territorio circostante. Nasconoo così i grandi santuari posti lungo le direttrici di cammino percorsi dai popoli che si riconoscono indipendeti seppure affini e soprattutto condividono gli stessi dei.
Un caso esemplificativo è il Aphrodision di Lavinio, scoperto nel 1950 ed interpretato come un santuario federale dove accanto al culto di Afrodite molti altri altari erano allineati per i culti degli Dei Indiges ...



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di M.L. ©RIPRODUZIONE RISERVATA (Ed 1.0 - 13/12/2020)