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Tiberio Imperatore

Tiberio Imperatore

Tiberius Claudius Nero nacque il 16 novembre del 42 a.C. a Roma, suo padre era Tiberio Claudio Nero, partigiano di Bruto, sue madre era Livia Drusilla; entrambi i genitori appartenevano alla superbissima gens Claudia della quale Tiberio fu il primo imperatore, anche se per effetto dell’adozione nella gens Julia.
L’assassinio di Giulio Cesare e lo scontro tra popolares e optimates sconvolse le vite della gens Claudia che schierata con questi ultimi e si trovò coinvolta anche con i cesarecidi perché Tiberio Claudio Nero aveva proposto che fosse riconosciuto loro un premio. Il padre di Tiberio sebbene avesse sostenuto Giulio Cesare nel 48 a.C., dopo la sua elezione a dittatore a vita era passato fra gli oppositori e dopo la morte di Cesare era passato nelle file dei cesaricidi, per questo fu proscritto da Roma e quando la lasciò si portò dietro la giovanissima moglie Livia ed il neonato Tiberio. Partecipò agli scontri e dopo la sconfitta di Perugia furono tutti costretti a scappare e nascondersi per sfuggire alla condanna da parte di Ottaviano e sembra che in un paio di occasioni mentre stavano tentando di raggiungere la Sicilia dove si trovava Sesto Pompeo, il pianto del piccolo Tiberio abbia rischiato di farli scoprire.
Nero decise poi di rifugiarsi in Acaia dove la gens Claudia aveva delle proprietà e lì rimase con la moglie ed il figlio fino a quando Ottaviano e Marco Antonio strinsero un nuovo accordo in seguito al quale furono annullate le liste di proscrizione e la famiglia poteva rientrare a Roma nella casa dei Claudii sul Palatino; Tiberio aveva due anni ed un altro grande cambiamento stava per accadere nella sua vita.
Tiberio Claudio e Livia rientrarono a Roma e dopo sei mesi divorziarono perché il rientro a Roma comportava un accordo tra la gens Julia e la gens Claudia che fu suggellato con il matrimonio tra la madre di Tiberio e l'erede di Cesare; la madre Livia Drusilla potè sposare Ottaviano nel gennaio del 38 a.C. e Tiberio che aveva quasi quattro anni, secondo la consuetudine romana rimase a vivere con suo padre ed il fratello Druso nato poco dopo il divorzio dei genitori.
La loro casa era alle Scale Anularie ma vi rimase poco perché il padre morì dopo pochi anni affidando i due figli avuti da Livia al suo nuovo marito Ottaviano; Tiberio e Druso avevano rispettivamente 9 anni e 6 anni quando andarono a vivere nella casa del loro tutore e marito della madre. In quella casa già viveva un'altra bambina Julia, la figlia che Ottaviano aveva avuto da Scribonia.
Tiberio era un bambino introverso, ombroso che affrontava ogni cosa con serietà, impegno ed intelligenza. Svetonio racconta che una dei precettori di Tiberio fu Teodoro Gadareo, che insegnò retorica al giovane Tiberio del quale riconosceva ottime capacità retoriche ma al contempo ( sempre secondo Svetonio) “ lo disse fin da giovinetto fango impastato col sangue” scambiando probabilmente per crudeltà il grande autocontrollo e la severità a cui erano improntati i suoi comportamenti verso gli altri ma anche verso se stesso.
Gli educatori di Tiberio furono quelli che per lui scelse la madre Livia Drusilla e non è escluso che abbia condiviso alcuni dei suoi insegnanti con Marcello il nipote di Ottaviano. Certamente con Marcello condivise le prime apparizioni ufficiali in pubblico come nel 29 a.C quando parteciparono entrambi al trionfo Aziatico di Ottaviano e Tiberio montava il cavallo di sinistra della quadriga , mentre Marcello erede in pectore di Ottaviano montava quello di destra, il lato d'onore.
Aveva 18 anni quando iniziò la sua carriera militare, Augusto lo mandò insieme al nipote Marcello in Betica dove Agrippa stava continuando la campagna, iniziata l'anno precedente dallo stesso Augusto, combattendo contro i Cantabri. Tiberio nel suo primo incarico militare fu uno dei tribuni militari, l'ufficiale superiore di una legione che rispondeva al comandante in capo, carica a cui normalmente si accedeva dopo i venti anni.
A 21 anni (21 a.C.) Augusto gli affidò il comando di una legione, l'incarico di mettere sul trono d'Armenia il giovane Tigrane III e riprendersi l'Aquila di Crasso e le insegne militari perse da Marco Antonio nelle campagne contro i Parti . Tiberio partì da Roma con la Legio III Gallica ed insieme a Tigrane, rampollo della dinastia arsicidica con il quale aveva, inseme agli altri giovani della domus Augusti, condiviso anche gli anni della giovinezza, ed attraversati i Balcani si diresse in Oriente ma prima del suo arrivo la diplomazia augustea colse i suoi primi successi. I nobili armeni filo-romani assassinarono il re protetto dai Parti rendendo il trono vacante mentre i Parti accettarono di siglare la pace fissando il confine tra i due imperi lungo il corso dell'Eufrate. Tiberio entrò in Armenia senza incontrare resistenza e lui stesso incoronò re Tigrane III; i Parti gli restituirono l'aquila e le insegne militari che egli riportò a Roma ...



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di M.L. ©RIPRODUZIONE RISERVATA (Ed 1.1 - 31/08/2021)