Login    FOLLOW US ON follow on Facebook follow on Twitter follow on Pinterest follow on Tumblr follow on Google Plus

Naumachie, battaglie e giochi d’acqua


La naumachia è la battaglia d'acqua, in origine con questo termine era indicato proprio lo scontro avvenuto in acqua, poi passò ad indicare la ricostruzione delle più famose battaglie navali ed infine il nome fu mutuato anche dalle strutture, fisse o mobili, dove l'evento si svolgeva.
Sembra che in origine la Naumachia sia stata solo una esercitazione che i generali romani decisero di organizzare come addestramento dei legionari in vista degli scontri con Cartagine.
La prima naumachia celebrativa di cui si ha notizia è quella organizzata da Giulio Cesare nel 46 a.C.; il dittatore per festeggiare il suo trionfo fece realizzare un bacino temporaneo sfruttando la naturale depressione del terreno in località Codeta Minor. Il Campo Codetano era una delle tre zone pianeggianti che si trovavano Transtiberim e la Codeta Minor era quella parte che si trovava proprio sotto gli Horti di Cesare; il campo Codetano era di fronte ai Navalia, appena oltre i Prata Quintia, ovvero l'area in quella parte di Trastevere che oggi si potrebbe individuare come l'area dove ogni domenica si tiene il mercato di Porta Portese. Secondo quanto riportato da Festo Avieno

Codeta appelatur ager Trans Tiberim quod in eo virgulta
nascuntur ad caudarum equinarum similitudinem
”.

Il campo oltre il Tevere era chiamato Codeta perchè vi crescevano piante simili alle code dei cavalli.
Svetonio racconta che Cesare per ottenere il bacino fece realizzare una fossa scavando con andamento a spirale fino ad una profondità di 10-12 metri; In questa naumachia furono impegnati circa 6.000 uomini per rappresentare lo scontro tra una flotta siriana ed una flotta egiziana. Per la sua vicinanza al fiume si ritiene che al termine della manifestazione le acque nel tempo finissero con il disperdersi confluendo nel Tevere; La fossa dopo essersi svuotata rimase così fino al 43 a.C quando venne nuovamente riempita e poi spianata.
Una delle naumachie più grandi fu quella che organizzò Augusto per celebrare la vittoria di Azio e di cui egli stesse fece il racconto nel suo testamento Res Gestae: “… Offersi al popolo uno spettacolo di battaglia navale oltre il Tevere, in un luogo ove è adesso il bosco dei Cesari, dopo avervi fatto scavare in profondità per 1800 piedi (533 mt) e in larghezza per 1200 piedi (355 mt). In questo luogo impegnarono fra di loro la lotta trenta navi rostrate e biremi, e ancor di più di quelle più piccole. Combatterono in queste flotte, oltre agli uomini delle ciurme, circa 3000 uomini”.
Di questa naumachia sono state ritrovate delle testimonianze archeologiche, sembra infatti che avesse anche parte della struttura fissa in quanto sono stati ritrovati resti delle mura in travertino e della pavimentazione. L'area del bacino si estendeva nell'area a cui potremo dare come limiti attuali da una parte la Chiesa di San Francesco a Ripa e dall'altra la Chiesa di San Cosimato. Per riempire il bacino Augusto fece anche costruire l'acquedotto dell' Aqua Alsietina così detto perché l'acqua proveniva dal Lacus Alsietinus (oggi Lago di Martignano); per la funzionalità idraulica fu anche realizzato un canale di drenaggio per far defluire l'acqua verso il Tevere al termine degli spettacoli ma che era anche utile per far entrare le navi; sopra il canale venne realizzato il Pons Naumacharius che serviva agli spettatori per raggiungere le varie entrate; il ponte era una struttura girevole in legno che andò distrutta in un incendio e fu poi fatto ricostruire da Tiberio. La naumachia di Augusto fu usata anche da Nerone e poi da Tito ed esisteva ancora al tempo di Settimio Severo.
La naumachia era uno spettacolo molto particolare ed a Roma fu possibile realizzarlo per la presenza di due caratteristiche fisiche che lo rendevano possibile: delle aree depresse del fiume che poteva ricevere le acque che dovevano essere fatte defluire al termine dello spettacolo e una grande disponibilità di acqua che nelle prime naumachia veniva presa dal Tevere mentre dopo la costruzione degli acquedotti , veniva prelevata direttamente da questi ...



Per leggere tutto l'articolo iscriviti!



di M.L. ©RIPRODUZIONE RISERVATA (Ed 1.0 - 09/11/2016)