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Anastilosi della Basilica Ulpia


La Basilica Ulpia fu inaugurata nel 112 d.C da Traiano ed era il luogo dove si svolgevano le attività giudiziarie; era un edificio alto quaranta metri e aveva due soli piani: al piano terra si svolgevano i processi mentre al piano superiore si affollava il pubblico per assistervi. La Basilica come tutto il Foro di Traiano fu progettato dall'architetto Apollodoro di Damasco, le sue dimensioni ne fanno la più grande basilica mai costruita a Roma.
Si affacciava sul Foro Traiano, all’interno era articolata in cinque navate, quattro laterali minori (larghe ognuna 6 metri) e una centrale maggiore (larga 25 metri), separate da file di alte colonne monolitiche in granito grigio d’Egitto; l'ordine inferiore era articolato in una serie di volte a botte che completavano le navate laterali che sostenevano dei matronei coperti; Il secondo ordine presentava colonne in marmo cipollino e in corrispondenza delle navate laterali erano presenti anche qui delle volte che sostenevano però delle terrazze fruibili. La navata centrale proseguiva fino al terzo ordine che serviva a sostenere la copertura del complesso costituita da un tetto, realizzato con enormi capriate lignee, che attraversava tutta la navata centrale.
Si sa che la Basilica aveva ancora una qualche funzione ancora nel VI secolo, mentre gli scavi hanno rivelato il completo abbandono dopo il secolo VIII; gli storici suppongono in conseguenza dei crolli causati dal terremoto che nel 801 colpì Roma.
Da quel momento quanto rimaneva del Foro di Traiano divenne una cava di materiali e soprattutto la Fabrica di San Pietro prelevò materiali: dal 1541 al 1543 vennero portati via ben 53 carichi di marmo mentre su mura e fondazioni già dal IX secolo vennero costruite chiese, monasteri ed abitazioni.
Fino al 1812-1813 quando fu effettuato il primo scavo archeologico nell'area si poteva vedere solo la Colonna Traiana che si trovava incastrata tra gli edifici del quartiere Alessandrino; allora si credeva che la colonna si trovasse davanti al Tempio di Traiano, fatto costruire da Adriano successore di Traiano, mentre la posizione della Basilica Ulpia era nota grazie ad alcuni frammenti della Forma Urbis. Gli scavi del 1812 furono condotti dai francesi che individuarono chiaramente la posizione dell'abside e delle due biblioteche laterali confermando la pianta riportata nella FUR ma nessun altra informazione ulteriore riferita alle caratteristiche della basilica venne raccolta.
Si ipotizzava peraltro che verso nord si sviluppasse il Tempio di Traiano anche perché già dai tempi di Pirro Ligorio durante i lavori per le fondazioni di Palazzo Zambeccari ( oggi Valentini) vennero trovati spezzoni colossali di colonna in granito grigio egiziano che si riteneva appartenessero al tempio; nel 1695 e poi nel 1765 vennero trovati rispettivamente un'epigrafe con dedica a Traiano e Plotina e poi uno spezzone di frontone, entrambi attribuiti al tempio.
Escludendo i frammenti della FUR, nessuna altra indicazione c'era del complesso degli edifici costruiti da Traiano; vista la posizione degli edifici e delle Biblioteche si riteneva che la Basilica fosse posta trasversalmente rispetto al Tempio e che i portici fossero aperti verso sud su una grande piazza quadrata al cui centro era posto l'Equus Traiani, la famosa statua di bronzo, ed al cui limite meridionale era posto l'Arco di Trionfo dedicato a Traiano; così la riportò Lanciani nella sua mappa di Roma Antica ...



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di M.L. ©RIPRODUZIONE RISERVATA (Ed 1.0 - 01/02/2017)